Completamente in disuso, ridotta quasi ad un rudere. Quest’ultima è un piccolo gioiello di roccia lasciato alla sua rovina. Si dice che venne costruita dagli abitanti del paese che a turno, al ritorno della campagna deponevano un po’ di sassi e offrivano un po’ di lavoro affinché la chiesa fosse realizzata. Il periodo della sua costruzione non si conosce, sappiamo che, fino a circa 15 anni fa, vi si poteva ancora accedere e che, almeno fino a quarant’anni fa, era ancora in uso.
Oggi il crollo della strada antistante l’ingresso e l’intera struttura precaria non consentono neanche un avvicinamento.
La Chiesa è nel cuore di tutti, dalle testimonianze sembra sia stata in uso almeno per tutti gli anni ’60. La Festa delle Tre Madonne sembra avesse il suo epicentro proprio in questa chiesa che non a caso è dedicata alla Madonna delle Grazie.
Alcune testimonianze parlano della collaborazione, per la costruzione della Chiesa, non sono tra gli abitanti di Poggio Filippo, ma anche con quelli di San Donato.
Quello che ci sta a cuore oggi è non dimenticare e magari provare, chissà, a dare a questo monumento della bellezza di Poggio Filippo, una nuova vita.
Si narra che in un angolo esterno della chiesa sia incastonata una pietra sacra, ora poco visibile. Molti nell’andare a passeggio pregano ancora accanto alla pietra che raffigura la Madonna delle Grazie.
Chi ha avuto il privilegio di entrarci, racconta di una chiesa molto ricca di dipinti e statue con pareti azzurre e un soffitto stellato. Varie steli con il ricordo di chi aveva contribuito per il restauro. Passargli accanto e fermarsi ad ammirarla è un’esperienza preziosa. La vista mozzafiato, il vento che accompagna il fruscio degli alberi, la storia, la fede, il silenzio e la lezione di questa chiesa: la tenacia e resistenza al tempo, ai terremoti, alle nevicate, alle asprità.
Fa venire in mente la famosa frase di Benedetto Croce
“Quando c’è bisogno non solo di intelligenza agile e di spirito versatile, ma di volontà ferma e di persistenza e resistenza, io mi son detto a voce alta: tu sei abruzzese!”
Per contributi di ogni tipo vi chiediamo di contattarci per poter raccogliere più informazioni possibili. Scriviamo insieme la nostra storia!